La macula è una piccola area nel centro della retina dove i diottri dell’occhio fanno convergere le immagini: è qui che avviene la visione nobile e distinta.
La macula è una piccola area nel centro della retina dove i diottri dell’occhio fanno convergere le immagini: è qui che avviene la visione nobile e distinta.
La visione delle forme, dei colori, la visione dei dettagli è deputata alla macula. Questa visione è necessaria per attività come la lettura e la guida.
Il foro maculare può essere definito come perdita di tessuto retinico in sede maculare a tutto spessore.
Il foro maculare colpisce le persone di età superiore ai 55 anni e più spesso si verifica nelle donne. La stragrande maggioranza dei casi si sviluppa spontaneamente, senza una causa evidente. Per questo motivo al momento non esiste un modo efficace per prevenirne la formazione e lo sviluppo. Se un foro maculare si sviluppa in un occhio vi è un rischio del 5-15% che si sviluppi anche nell’altro occhio.
Diverse condizioni possono aumentare il rischio di formazione di un foro maculare, tra cui:
Un oculista può determinare il distacco di retina attraverso esami che variano da semplici test sull’acuità visiva a emissione di ultrasuoni sull’occhio.
Per il paziente, la tendina grigia menzionata prima si verifica quando il distacco è già iniziato. Prima che questo avvenga, vi sono dei segnali e sintomi a cui bisogna prestare attenzione:
Nei casi in cui il foro maculare è molto piccolo e non ha un grande impatto sulla funzionalità visiva, è necessario osservare e monitorare la progressione del foro maculare o la guarigione naturale. È dunque fondamentale eseguire regolari visite oculistiche di follow-up.
La vitrectomia è il trattamento più comune per i fori maculari. In questa operazione del foro maculare, il gel vitreale viene rimosso per eliminare le trazioni sulla retina. Si segue un peeling della membrane limitante esterna (Mli) e una bolla di gas viene immessa all’interno della camera vitrea al fine di esercitare un effetto tamponante nei confronti dei bordi del foro maculare. Al paziente può essere chiesto di mantenere una posizione con viso in giù per diversi giorni, e in alcuni casi fino a 2 settimane, a seconda delle caratteristiche del gas iniettato e del foro maculare. La vitrectomia ha un buon tasso di successo, inteso come chiusura anatomica del foro maculare, mentre il recupero visivo è da valutare da caso a caso. Comunque, il foro maculare rimane una patologia invalidante in termini di funzionalità visiva. Esistono diverse tecniche chirurgiche per la chiusura del foro maculare. Una tecnica, che sembra avere un maggiore tasso di successo, è la tecnica “inverted flap”(vedi video). Con questa chirurgia si riempie il foro maculare con la membrana limitante interna.
Potenziali complicanze della vitrectomia includono: formazione della cataratta, distacco di retina, infezioni, glaucoma, emorragia intraoculare e riapertura o persistenza del foro maculare.