La retinopatia del prematuro (ROP) o retinopatia del preteremine è una malattia che interessa i vasi retinici e in generale colpisce entrambi gli occhi.
La retinopatia del prematuro (ROP) o retinopatia del preteremine è una malattia che interessa i vasi retinici e in generale colpisce entrambi gli occhi.
La retina di un neonato prematuro è soltanto vascolarizzata, per questo motivo più il neonato nasce prematuro e maggiore è la porzione di retina da vascolarizzare.
Durante la vita intrauterina lo sviluppo della retina, e di tutti gli altri organi (polmoni, apparato digerente, reni, etc.), è guidato da enzimi e ormoni prodotti dalla madre e dalla placenta. Quando un bambino nasce prematuro questo sistema di guida e di controllo viene a cessare prima che lo sviluppo si sia completato.
Nel caso della retina lo sviluppo dei vasi sanguigni può avvenire in maniera anomala passando dal fisiologico al patologico, è così che si sviluppa la retinopatia del prematuro. Nella maggior parte dei casi questa malattia guarisce spontaneamente ma, soprattutto nei prematuri nati prima della trentaduesima settimana gestazionale, può avere un decorso particolarmente aggressivo e portare in poco tempo al distacco totale della retina con conseguente cecità.
Il neonato non è in grado di riferire alcun sintomo. L’unico segnale che può indicare la presenza della malattia è un riflesso bianco (leucocoria) che si può osservare solo nelle fasi più avanzate e gravi. Per questo è fondamentale che tutti i nati prematuri siano sottoposti a visite frequenti del fondo oculare (anche settimanali) durante le prime settimane di vita in modo da poter diagnosticare, il prima possibile, eventuali segni della patologia.
Nella fase iniziale la ROP viene trattata con criottrattamento della retina o laser della retina, si brucia la retina periferica per evitare che possa stimolare la formazione di nuovi vasi anomali e dannosi. Invece, nella fase più grave della patologia si intervienechirurgicamente con vitrectomia, asportazione del corpo vitreo e sostituzione con un mezzo analogo all’interno dell’occhio, o chirurgia del distacco di retina, piombaggio sclerale.
Il dott. Gregorio Lo Giudice, nel corso degli anni, si è specializzato in oftalmologia pediatrica. Rivolgersi a un oculista pediatrico significa affidare la vista dei propri figli a un medico specialista sulla diagnosi e sul trattamento di patologie oculari dei bambini ma anche dei neonati.